Il furto al Castello

“A che scopo?? Non pensiamo male del prossimo!!! Volevano fare una gradita improvvisata ai Marchesi. Ma ahimè, non poterono presentare gli auguri pasquali, perché i Marchesi si trovavano fuori Castello. E allora, senza piangere, tanto per consolarsi e per lasciare un attestato della loro visita, presero seco biancheria ed argenteria. Da rivendere!! Hoibò. Da tenersela per ricordo. Fin qui la cronaca ridanciana, ormai abituati a non meravigliarsi di quanto da tre anni capita in paese per l’ennesima volta. Certo che, pare di vivere nei paesi fatati, di cui raccontano le nonne. Ed è davvero misterioso che date le circostanze di prove per cui ogni fatto simile si giudicò che i ladri dovevano essere in tutti od in parte pratici dei luoghi e dei ripostigli. Mai e poi mai si sia saputo, venire a capo di scoprire almeno l’ombra… è da augurarselo sinceramente e speriamo che presto l’occhio esperto delle autorità possa trovare il capo del filo, onde svolgere tutta la matassa dove devono essere nascosti non uno solo ma parecchi!!!”

Sul “Corriere delle Valli Stura e Orba” n° 16 del 16/4/1922 è conservato un originale articolo di cronaca che, con tono sarcastico, descrive un furto all’interno del Castello di Lerme

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