La tenuta si completa ed entra nel contesto urbano

Poco dopo la metà del 1700 la famiglia investe sulla villa e la collega sempre più alla città. Tracurata la proprietà esistente, il disegno indica col numero 1 (oltre il Ponte di S. Pietro) l’Osteria in contrada Caldevigo, e col numero 2 la “Colombera” acquisita dal “Zaramelin”, oltre a segnare le "mura" e l'argine, investimenti che costituiscono il segno del consolidamento "urbano" della villa.

Un disegno probabilmente notarile, che accompagna le acquisizioni esterne alla tenuta. (copia di G.Alessi del 1802 di una perizia di D.Ponzeti del 1765).

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